I diversi copricapo usati nella tradizione del mondo islamico

 



Articolo tratto  da il sole 24 ore Link https://st.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-09-14/diversi-copricapo-usati-tradizione-193910.shtml?refresh_ce=1


Questo articolo è stato pubblicato il 14 settembre 2010 alle ore 19:39.

Ecco i diversi vestiti e copricapo della tradizione musulmana.

  • HIJAB (in Iran, chador): è il velo che copre i capelli delle donne.
  • BURKA: è la tunica tradizionale delle donne afghane, che nasconde tutto il corpo e ha una retina all'altezza degli occhi che consente di vedere.
  • KEFIAH: è il copricapo a scacchi (bianco-neri o bianco-rossi), a volte bloccato con l'okkal, un cordone nero (indossato nelle occasioni pubbliche dal leader palestinese, Yasser Arafat, è diventato il simbolo dell«intifadà).
  • NIQAB: prevalentemente diffuso nei Paesi islamici sunniti, è un velo nero che copre l'intera figura e lascia due uniche fessure, all'altezza degli occhi.
  • RUSARI: in origine, non era diverso dal chador; oggi è una lunga veste nera che avvolge, non solo la testa, ma tutto il corpo della donna.
  • DISHDASHAH: è l'abito usato dalle classi agiate dell'Arabia Saudita, una tunica bianca e lineare con il colletto rigido.
  • IMAMA: è il turbante indossato generalmente dal clero sciita; di colore e forma diversa a seconda delle regioni, è nero quello dell'Ayatollah, l'esponente più alto nella gerarchia religiosa sciita. (fonte Agi)
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